IL MIO INVENTARIO, NON IL TUO

Come pure il pettegolezzo reso tagliente dalla nostra rab­bia, una raffinata forma di assassinio morale, ci dà le sue soddisfazioni. In questo caso non stiamo tentando di aiutare coloro che critichiamo: cerchiamo solo di proclamare la nostra rettitudine.

DODICI PASSI E DODICI TRADIZIONI, pag. 95

 

A volte non mi accorgo di aver spettegolato su qualcuno che a fine giornata, quando faccio l’inventario quotidia­no, e allora quel pettegolezzo mi appare come una mac­chia su un giorno che invece era bello. Come posso avere detto una cosa simile? Il pettegolezzo mostra la sua brut­ta faccia durante la pausa per il caffè o il pranzo con i col­leghi di lavoro, oppure può affacciarsi di sera, quando, stanco per le attività della giornata, mi sento giustificato a sostenere il mio Io a spese di qualcun altro.

Difetti di carattere come la tendenza al pettegolezzo mi si insinuano nella vita quando non faccio uno sforzo costante nel lavorare sui Dodici Passi. Devo ricordare a me stesso che la mia unicità è per me una benedizione, e che lo stesso vale per tutti quelli che incontro nel comune viaggio su questa terra. Per oggi, l’unico inventario che devo fare è il mio. Lascerò giudicare gli altri al Giudice Ultimo: la Divina Provvidenza.

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